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L’opera letteraria più nota di Francesco Redi, ditirambo nato nel 1685 per ischerzo in un convivio dell’Accademia della Crusca, nel tempo il Bacco in Toscana divenne una lunghissimo polimetro, anche musicato, e tra i più ricercati ed ascoltati nei salotti ‘in’ dell’epoca. Redi finge con molta perizia un monologo dello stesso Bacco alle prese con una formidabile e progressiva ubriacatura attraverso tutti i vini toscani dell’epoca, descritti come gli unici degni del Dio e con vituperio di quelli forestieri e delle bevande ‘altre’. Un così preciso catalogo di vini toscani potrebbe aver ispirato l’Oeonologia Toscana del georgofilo Saverio Manetti sulla vinificazione dei vini toscani data alle stampe esattamente un secolo dopo (qui primo e secondo volume)
Titolo – Bacco in Toscana
Autore – Francesco Redi
Collezione – Getty Research Institute
Stampa – In Lucca per Salvatore e Giandomenico Marescandoli 1728
Digitalizzazione – Getty Research Institute
Licenza – Pubblico dominioScarica