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Guido Piccardi fu spiato dalla Pubblica Sicurezza per 23 anni ma a parte un arresto durante i moti del pane nel 1898 e la collaborazione con il giornale socialista La Martinella di Colle, la sua attività politica è poco interessante, a differenza di quella religiosa e pubblicistica ricca di avvenimenti.
Nato nel 1850 in una famiglia contadina, nel 1875 è ordinato sacerdote e mandato a Cavriglia dove in quello stesso anno ha inizio la coltivazione intensiva della lignite destinata alla Ferriera di San Giovanni e si costituiscono le prime associazioni operaie i cui temi, evidentemente, condizioneranno il pensiero di Don Guido.
“Escito dal Seminario con la testa piena d’idee medioevali“(1) il giovane sacerdote fa presto a cambiare fronte e, divenuto socialista, dal pulpito della Chiesa parrocchiale e dalle colonne del giornale socialista di Colle inizia a parlare di vecchia e tarlata Chiesa romana, Gesù primo socialista, matrimonio dei preti, abolizione della proprietà privata, eccetera. Nel 1893, dopo inascoltati richiami all’ordine viene confinato a Montevarchi nella Parrocchia senza parrocchiani di San Tomè dove, anzichè pentirsi e ritornare all’ovile, inizia a scrivere i suoi primi libri di spiritismo cristiano. E lo fa proprio mentre il Papa Leone XIII proibisce formalmente “l’edizione, la lettura o il ritenere dei libri in cui si insegna o si raccomanda il sortilegio, la divinazione, la magia o l’evocazione degli spiriti e simili superstizioni”(2) e così Don Guido è sospeso a divinis e nel 1906 gli vengono anche messi all’indice i suoi scritti.
Da quest’ultima data l’ex prete scompare letteralmente dalla storia locale e della morte avvenuta nel 1920 siamo informati dalla Scheda personale del Casellario Politico Centrale(3).
Seguace del filosofo francese “Allan Kardec“, in L’ amore ed il matrimonio secondo lo spiritismo Guido Piccardi scrive di anime spose, metà astrali, amore celeste tra i sessi, persistenza dell’io ma anche del ruolo affidatogli per la salvezza dell’umanità da una compagine di Spiriti sovrintesi da Gesù Cristo e guidati da Giuseppe Mazzini e dei suoi rapporti medianici con lo stesso Mazzini (dal quale riceve anche soldi), con San Paolo, Giordano Bruno ed anche con Dante Alighieri che gli affida delle strofe da aggiungere alla Commedia. Sembrerebbe una cosa da ridere ma non è così: al di là delle personali convinzioni filosofiche e dei manifesti limiti dell’Autore, questo libro merita di essere letto e riflettuto. Bibliografia di e su Guido Piccardi
Note
(1) Lettera del 18 Aprile 1897 a Francesco Tommencioni (vedi bibliografia)
(2) Leone XIII, Costituzione apostolica, Officiorum ac Munerum, Titolo I/12
(3) Archivio Centrale dello Stato, Casellario Politico Centrale: Guido Piccardi, estremi cronologici 1897-1923, busta 3938
Titolo – L’amore ed il matrimonio secondo lo Spiritismo con cinque appendici: gli inconvenienti del divorzio
Autore – Guido Piccardi
Collezione – Accademia valdarnese del Poggio, Montevarchi
Stampa – Montevarchi Pulini 1904
Digitalizzazione – Biblioteca Valdarnese
Licenza – Pubblico dominio
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