La casa paterna di Tommaso detto Masaccio Guidi da San Giovanni

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L’opuscolo a stampa La casa paterna di Tommaso detto Masaccio Guidi edito dai coniugi Giovanni Marcantelli ed Agnese Gerbi-Magnani a San Giovanni nel 1873, è un tassello molto importante nella storiografia sul grande artista sangiovannese perche identifica, sulla base di documentazioni certe, la casa nella quale nacquero Masaccio e lo Scheggia, secondo gli estensori dell’opuscolo, oppure solo ci vissero, secondo altri tra i quali Giovanni Magherini Graziani(1).
Questa differenza non secondaria è data dal fatto che i documenti catastali ed i contratti pubblicati nell’opuscolo dimostrano che quella casa è appartenuta a Jacopa, madre di Tommaso (Masaccio) e Giovanni (lo Scheggia) ma non se in quanto erede di Ser Giovanni di Mone Guidi (padre dei due fratelli) oppure del secondo marito Todesco.

L’opuscolo fornisce anche alcune informazioni su una delle due iniziative pensate a San Giovanni prima della Celebrazione per il V Centenario della nascita nell’Ottobre 1903. Questa e la successiva del 1885 nacquero con lo scopo di raccogliere fondi per l’edificazione di un monumento all’artista ma nessuna delle due andò a buon fine per ragioni che ci sono ignote ma sicuramente non di carattere economico. Fatto che si deduce dal racconto stesso di Marcantelli per la prima del 1871 e, per la seconda del 1885, dalla generosa sottoscrizione di 500 Lire dal Re Umberto I, sollecitata dal Senatore Ferdinando Martini, Presidente onorario dell’iniziativa. Entrambi i fatti (sottoscrizione reale e Ferdinando Martini) confluirono nella commemorazione del 1903: le 500 Lire stabilirono l’esempio per la lista delle sottoscrizioni ed il potente senatore partecipò comunque all’inaugurazione ma in veste di neo Governatore d’Eritrea(2).

Oltre a comunicare l’identificazione della casa dei Guidi, Marcantelli chiedeva il consenso dell’Amministrazione comunale ad apporre una lapide ricordo sulla facciata della casa. Questo obiettivo, anche se l’opuscolo farebbe pensare il contrario, è stato probabilmente raggiunto solo dopo una generazione, quando cioè Laura Marcantelli figlia ed erede di Giovanni ed Agnese, partecipa attivamente alla celebrazione del V centenario della nascita di Masaccio facendo ridipingere la facciata della casa in stile quattrocentesco e murandovi la lapide prevista dai genitori ed una propria e del marito Arturo Pellucci, anche autore del bassorilievo posto tra le finestre e rappresentante quello che all’epoca si credeva l’autoritratto di Masaccio(3).

Note
(1) Giovanni Magherini-Graziani, Masaccio. Ricordo delle onoranze rese in San Giovanni Valdarno nel dì XXV Ottobre MCMIII, Firenze Seeber 1904, pagina 82 e nota 1p. 82-84 con un refuso nella 83 porta la data del 1863
(2) Paolo Bonci curatore, 1903: onoranze a Masaccio nella sua città natale, Servizio Editoriale Fiesolano 2001
(3) Idem, pp. 124 e seguenti
Bibliografia masacciana



Titolo – La casa paterna di Tommaso detto Masaccio Guidi da San Giovanni – Notizie raccolte nell’intendimento di apporvi una lapide commemorativa
Autore – Giovanni Marcantelli
Collezione – Privata
Stampa – San Giovanni Valdarno, Tipografia di M. Righi 1875
Digitalizzazione – Biblioteca Valdarnese
Licenza – Pubblico dominio
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